La Sicilia orientale

Mi fa piacere condividere con quanti mi leggeranno, un’esperienza di vacanza in camper, svoltasi dal 27 dicembre 2017 al 5 gennaio 2018, della quale avevo predisposto un programma/itinerario tra Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna sulle orme del barocco siciliano, nella Sicilia orientale. Alla proposta hanno aderito quattro equipaggi, amici e soci dello Challenger & Chausson Camper Club Italia: Adriana e Sergio, da Casale sul Sile (TV), Mariarosa e Valerio, da Percoto (UD), Stefania e Daniele, da Ariccia (RM), e, ovviamente, noi Elia e Pio, da Napoli. Considerato che la Sicilia è una meta molto frequentata dai camperisti, e l’itinerario prevedeva diversi spostamenti in camper, particolare attenzione ho dovuto dedicare all’organizzazione; è stato utile prenotare le aree e i campeggi per le nostre soste, e utilizzare le guide turistiche per le diverse escursioni. Il viaggio in Sicilia, non era previsto nel calendario degli eventi del Club, ma può essere considerato un’attività del Club, visto che gli equipaggi partecipanti sono soci effettivi, perciò ne rendo una sintetica relazione.

Il 27 dicembre scorso, l’incontro è avvenuto all’area di sosta Europa Parking, in località Cassino, da dove, il giorno successivo, partiamo per Catania, la prima tappa fatta presso l’area di sosta Autoparco Ghidara.

01 - Catania elefanteVisitare Catania è un’esperienza particolare, nonostante il freddo con sole e il vento, per un tono di grigio che ricopre i palazzi e i monumenti dovuto alle tante eruzioni dell’Etna che depositano polvere e cenere vulcaniche, ma che dà un’aria di antico vissuto che, immediatamente, ci proietta nella storia della città, distrutta nove volte da terremoti, eruzioni, invasioni e ogni volta ricostruita “più bella di prima”: Piazza del Duomo con al centro l’elefantino simbolo di Catania, il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, la strada Dei Cruciferi che è l’emblema del barocco catanese (in soli 200 metri, tre conventi e quattro chiese in tale stile), il Palazzo dell’Università. E’ un susseguirsi di importanti edifici barocchi. Una piacevole passeggiata sull’elegante strada dello shopping, la via Etnea, lunga 3 km, ci porta alla ben nota “Pasticceria Savia” dove facciamo una sosta gustosa a base di arancini e cannoli: una vera bontà!

02 - Piazza Armerina Villa del CasaleIl 30 dicembre, arriviamo presto a Piazza Armerina (EN) per la programmata visita guidata alla Villa Romana del Casale risalente alla fine del IV sec. d.C. e appartenuta a una potente famiglia. Lucia, la guida, ci illustra i molti iconografici mosaici, punta stilistica della villa, che rendono, con ricchezza compositiva, testimonianza della vita e della società dell’epoca. Tra i mosaici, davvero singolari le donne in bikini e il mosaico della Grande caccia, un’opera davvero impressionante: si tratta di un unico ed ininterrotto mosaico distribuito su un corridoio lungo 65 metri, contenente immagini raffiguranti le battute di caccia, in Africa e Asia, a leoni, tigri, pantere, leopardi, antilopi, struzzi, elefanti ed altri animali di media e grossa taglia. A differenza di quanto si possa pensare, le bestie intercettate dai predatori romani non vengono abbattute ma semplicemente catturate. Esse, infatti, sono poste in gabbie e trasportate via mare direzione Roma per partecipare agli spettacoli circensi organizzati all’interno degli anfiteatri od essere esposti negli zoo privati.

03 - Caltagirone la scalaCaltagirone è la città famosa per le ceramiche e i presepi, ma indubbiamente la sua maggiore attrattiva è la Scalinata di Santa Maria del Monte, lunga 130 metri che, con i suoi 142 scalini (il 100° gradino ha una dedica speciale alla Madonna), collega la chiesa alla Piazza del Municipio. Salire è uno spettacolo di colori, di immagini e di stili diversi che offrono le piastrelle ad ogni gradino ed è anche un omaggio al panorama che si manifesta alle nostre spalle e che si svela in pieno una volta arrivati in cima.

All’imbrunire, arriviamo al Camping Baia del Sole a Marina di Ragusa, dove ci accoglie Silvia con grande simpatia e cordialità. Ci comunica che per il cenone del 31 è stato fissato il catering secondo il menù a base di pesce da noi prenotato.

04 - Ragusa IblaNella mattinata di fine anno, ci godiamo il lungomare della Marina di Ragusa, il sole, la gente, i bambini, un grande gelato e per il pranzo assaggiamo della gustosa rosticceria.

La sera, ricco cenone, musica, auguri e brindisi di mezzanotte.

Iniziamo il 2018 spostandoci a Ragusa dove con Elena effettuiamo la visita guidata di Ibla, la zona più antica della città, dove sono presenti ben 14 dei 18 monumenti di Ragusa oggi iscritti nel patrimonio dell’umanità, oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi nobiliari d’epoca: una vera rivelazione per il fascino dei palazzi e dei monumenti di gusto tardo barocco.

Nel primo pomeriggio siamo a Modica dove, si sa, l’attrattiva maggiore è la cioccolata, ma non solo, essendo un’altra città patrimonio dell’Unesco per la ricchezza di monumenti e per l’aspetto paesaggistico “d’altri tempi”. La visita all’Antica Dolceria Buonajuto per un rifornimento di cioccolato di vari gusti è una vera goduria. Pomeriggio uggioso e molto ventoso: si rientra in campeggio.

Per il secondo giorno dell’anno il programma prevedeva lo spostamento a Siracusa, ma il tempo si presenta molto ventoso, l’uscita coi camper è sconsigliata: rapido summit del gruppo, decisione di rinviare la partenza al giorno successivo, e di noleggiare, fuori programma, un pulmino con il quale effettuare il “Tour di Montalbano” come l’abbiamo battezzato: Punta Secca, Castello di Donnafugata, Scicli.

05 - Castello DonnafugataPunta Secca è un piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina (RG), non tanto bello, ma famoso per la “villetta Montalbano”, la casa del commissario nella fiction; il Castello di Donnafugata, dove l’interprete di Montalbano, Luca Zingaretti, ha celebrato il suo matrimonio, è in realtà una bella villa nobiliare in stile neo-gotico con richiami al veneziano, che trasporta il visitatore all’epoca dei viceré siciliani; infine Scicli, dove facciamo il giro con il trenino turistico con audioguida in italiano: monumentale città barocca dalle forme di un pregevole presepe, dal 2002 dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Lungo il giro tanti palazzi decorati e pregevoli architetture religiose: Palazzo Beneventano, che è considerato il miglior esempio di palazzo barocco dell’intera Sicilia con i caratteristici mascheroni “irriverenti”, la Chiesa di S. Bartolomeo, per citarne una, il palazzo del Comune di Scicli che ormai si visita per vedere gli uffici di Montalbano, Fazio e Mimì Augello al pianterreno e, al primo piano, l’ufficio del questore della stessa serie televisiva. Noi ci fermiamo all’esterno, ma lo scopo del tour della giornata è stato assolto!!06 - Consegna gagliardetto

Al rientro in Campeggio, Daniele, in veste di vice presidente, da me accompagnato in qualità di ex presidente del Club, ha consegnato il gagliardetto in segno di amicizia e per ringraziare i responsabili della gestione del campeggio per l’accoglienza che ci hanno riservato.

Il 3 gennaio ci spostiamo a Siracusa, presso l’area di sosta Ippocamper, dove ci aspettava Salvo che effettua anche servizio di navetta per i clienti. Nel pomeriggio, in giro per Ortigia, assistiamo ad uno spettacolo di pupi siciliani, “Agramante assedia Parigi”, una storia “d’arme, d’amore e di audaci imprese”.

07 - Siracusa la fontanaLa mattina seguente, ci aspetta Giuseppe, la nostra guida, per la visita all’isola di Ortigia: è la parte più antica della città e, sia per la posizione geografica sia per la presenza di acque e sorgenti, fu zona di conquista da parte di greci, romani, svevi, aragonesi e arabi la cui storia è narrata dagli splendidi palazzi e dai monumenti lungo le strade e le viuzze dell’isola. Le colonne doriche del tempio di Apollo risalente al VI sec. a.C. testimoniano il primo insediamento greco. La bella Fonte Aretusa è legata ad una leggenda secondo la quale la ninfa Aretusa fu trasformata in fonte dalla dea Artemide per proteggerla dal dio fluviale Alfeo che voleva sedurla. Ma Alfeo percorse il sottosuolo e riaffiorò nel porto grande accanto all’amata, mescolando le proprie acque alle sue in un abbraccio perenne. Anche in Piazza Archimede, la sontuosa fontana di Diana ricorda la leggenda di Aretusa. In piazza del Duomo, visitiamo la Cattedrale con la facciata interamente rifatta in stile barocco e con l’interno dove sono visibili i vari stili e le ricostruzioni del sito, e la Chiesa di S. Lucia alla Badia dove ammiriamo “Il Seppellimento di S. Lucia” di Caravaggio.

Infine, non trascuriamo di visitare il folcloristico mercato di Ortigia, dove, in una mescolanza di colori, odori e suoni anche noi facciamo spese.

Il 5 gennaio, salutiamo Mariarosa e Valerio, che prolungano la vacanza, e lasciamo l’isola ben consapevoli di averne visitato solo una piccola parte.

Pio Rotondo