Economia e diritto alla salute possono viaggiare insieme?

Nella normalità salute e economia (quindi benessere) dovrebbero procedere di pari passo. Il concetto sembra semplice, ma la realtà è diversa. Specialmente in periodo di Coronavirus, i soggetti chiamati a decidere (Stato, regioni, aziende ….) sono pressati dagli stessi cittadini a dover scegliere tra la necessità di tutelare la loro salute, tenendoli il più possibile al “chiuso” per impedirne i contagi, con le naturali esigenze dell’economia, richiedenti al contrario un forte dinamismo di chi produce e di conseguenza di chi consuma.
Ma le scelte non riguardano soltanto i governi, ciascun cittadino è chiamato ogni giorno a decidere se e come perseguire i propri desideri e soddisfare i propri bisogni, senza mettere a repentaglio la propria salute e quella di chi gli sta vicino. Bisognerebbe in questa, come in ogni cosa, cercare sempre un punto di equilibrio ….
Anche la Confederazione Italiana Campeggiatori, attraverso il solito “gruppo operativo permanente”, dopo avere insistito con successo con le autorità sia locali che nazionali sulla anticipazione del movimento dei veicoli ricreazionali e sulla dotazione dei sistemi di sicurezza delle strutture ricettive del plein air, al fine di rispondere alle numerose richieste che quotidianamente arrivano soprattutto ai club, sta acquisendo informazioni sulla possibilità di effettuare alcune delle attività “sociali” normalmente praticate dai nostri organismi prima del Coronavirus, nel pieno rispetto della legalità evitando nel contempo che si corrano rischi.
WhatsApp Image 2020-06-02 at 17.08.43Riguardo in particolare ai raduni, è persino superfluo precisare che al momento sono espressamente vietati poiché considerati come “assembramenti”. Le uscite di gruppo a cui molti di noi sono abituati, quasi sempre diffuse ai soci con analitici “programmi”, almeno per ora sono sospese. Qualora però due o più equipaggi dovessero casualmente incontrarsi all’interno di una struttura, specialmente se nota e di fiducia, si raccomanda il rispetto di tutti gli accorgimenti previsti dalla normativa attualmente in vigore, relativamente ai distanziamenti e quant’altro. Occorre anche qui trovare punti di equilibrio tra il poter salutare vecchi amici, trascorrendo qualche momento insieme, senza violare o costringere altri a violare la legge.
Sulle assemblee, il DL n° 33 del 16 maggio 2020 all’articolo 1 comma 10 prevede che: “Le riunioni si svolgono garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.” Anche se alcune regioni potrebbero avere meglio approfondito tale aspetto, in questo periodo riteniamo sarebbe opportuno (anche utilizzando il programma di comunicazione che Confedercampeggio ha gratuitamente messo a disposizione di federazioni e club) riunirsi in videoconferenza.
Di fronte alla necessità di organizzare assemblee sul posto, si raccomanda in generale di informarsi preventivamente sull’esistenza di specifici divieti imposti dalle autorità locali e comunque l’adozione degli stessi accorgimenti già collaudati e utilizzati da altri organismi (es. condomini) nelle riunioni aventi valore legale, organizzando ad esempio l’accesso individuale in modo da evitare “assembramenti” sia nel luogo di svolgimento dell’assemblea (con la disponibilità di almeno 7 metri di spazio per ciascuna persona) che nei luoghi annessi, utilizzando più ingressi se presenti, eventualmente distinti per l’entrata e per l’uscita, lasciando le porte aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitando che porte e maniglie vengano toccate. Chi accede al locale ove si svolge l’assemblea indossa la mascherina, può anche essere utile disporre all’ingresso un congruo numero di guanti monouso. Nel caso di scelta di un luogo chiuso, si favorisca il ricambio dell’aria, durante lo svolgimento dell’assemblea tutti i presenti mantengono il distanziamento personale. L’eventuale documentazione, materiale e quanto viene esibito o posto a disposizione dei presenti durante l’assemblea, se fatto circolare può essere toccato solamente con i guanti monouso, ecc..
Altro punto su cui invitiamo tutti i club ma anche i singoli soci a riflettere molto attentamente, oltre che quali possibili diretti destinatari ma anche affinchè possano attenzionare eventuali amici o conoscenti operatori del settore, è l’imminente arrivo di finanziamenti agevolati e contributi in conto capitale provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea, diretti al settore turistico per la realizzazione di nuove strutture ricettive e l’ammodernamento di quelle già esistenti, i cui progetti andranno presentati in tempi relativamente brevi.
Confedercampeggio dal canto suo farà la sua parte, sensibilizzando (sia direttamente che attraverso le federazioni regionali) le autorità preposte nonchè sostenendo, ove richiesto, le proposte e i progetti presentati da club e soci affiliati, nel cui interesse ed in quello del turismo itinerante in generale, si attiverà in ogni modo possibile al fine di incentivare un effettivo ammodernamento dell’intero sistema ricettivo nazionale del plein air, sia pubblico che privato, le cui strutture, nel rispetto delle recenti norme, potranno diventare autentici presidi di sicurezza per chi ne usufruirà.

Il Presidente
Giovanni Grassi